YouTube è quella utilizzata dal 90% dei marketer secondo i dati 2024 di Wyzowl Marketing. Seguono Facebook (86%), Instagram (79%) e LinkedIn (76%).
Educare, intrattenere, ispirare: se la realizzazione di contenuti video punta a questi tre obiettivi, ci sono ottime probabilità che un video pubblicitario diventi virale. È stato ampiamente dimostrato che il cervello umano elabora il formato video 60 mila volte più rapidamente rispetto a un contenuto testuale. Questo lo rende particolarmente efficace per trasmettere emozioni e informare e la ragione è semplicissima: guardare un video non implica una partecipazione attiva e ciò consente al cervello umano di risparmiare tempo ed energie.
I dati 2024 di Wyzowl Marketing: YouTube al top della classifica
Come si può facilmente immaginare, YouTube è la piattaforma di video marketing più utilizzata, con il 90% dei marketer che si fidano ciecamente del sito video numero uno al mondo. Il dato emerge da una recente indagine (fonte: Wyzowl Marketing statistiche 2024) che piazza al secondo posto Facebook (86%), seguito da Instagram (79%) e LinkedIn (76%). Tra i canali meno efficaci sotto il profilo pubblicitario e dunque meno diffusi tra i video marketer, l’indagine individua la realtà virtuale (56%) e i video di Snapchat (57%). Questi numeri sono indicativi perché trasmettono agli addetti ai lavori informazioni utili sulle tendenze in atto, sull’orientamento degli utenti fornendo così un prezioso assist per pianificare business di successo.
Come scegliere il canale giusto
Non esiste un canale che va bene per tutti e non esiste una regola predeterminata valida per tutti. La scelta del mezzo da utilizzare per comunicare la qualità di un prodotto o di un servizio va fatta a monte e può dipendere da diversi fattori, a cominciare dagli obiettivi di marketing che un’azienda si pone. In seconda battuta, è necessaria una riflessione sul target a cui la comunicazione è diretta.
Ciascuna piattaforma, infatti, si rivolge a persone diverse, per interessi, professioni, età ecc. Ad esempio, se lavori nel B2C, Instagram, Facebook e TikTok possono essere le piattaforme più adatte per coinvolgere, generare ROI e attrarre lead. Se invece il tuo ambito è il B2B e ciò che vuoi condividere sono perlopiù casi studio o testimonianze di clienti, LinkedIn o Twitter sono i social più indicati. Grazie agli insight di Facebook sappiamo che gli utenti più numerosi di questo social sono gli uomini tra i 25 e i 34 anni. La fruizione di video su Instagram è aumentata dell’80% tra il 2018 ed il 2019 e il trend è ancora in crescita. LinkedIn è più formale ma è certamente il canale migliore per trasmettere video professionali in grado di far scoprire il potenziale di un’azienda. Ma è YouTube la piattaforma che in assoluto ha un pubblico potenziale più ampio.
La scelta del canale non può prescindere da contenuti video originali e coinvolgenti
Qualunque sia il mezzo scelto, condividere video pubblicitari su piattaforme social di successo come YouTube o Facebook significa avere una marcia in più, significa avere la possibilità di dare maggiore forza ai tuoi contenuti. Le piattaforme, infatti, svolgono un ruolo di megafono ma a condizione che il contenuto pubblicitario sia realizzato in un certo modo: breve e conciso ma soprattutto autentico, originale e in grado, sin dai primissimi secondi, di catturare l’attenzione di chi lo guarda. Per fare ciò, bisogna tenere a mente alcuni aspetti fondamentali:
- l’85% dei video viene visualizzato senza audio, quindi assumono un ruolo fondamentale i sottotitoli;
- limita la lunghezza del contenuto tra i 15 ed i 90 secondi;
- attira l’attenzione degli utenti nei primi 5 secondi del video;
- spiega brevemente perché gli utenti dovrebbero guardare il tuo video;
- il formato verticale performa meglio rispetto a quello quadrato.
È sufficiente tutto questo per acquisire nuovi leads e guadagnare un buon posizionamento sul mercato? No. Serve perfezionare costantemente la comunicazione, serve personalizzare il più possibile un prodotto multimediale, tenendo bene a mente che i secondi a disposizione sono limitati. Qualità, originalità e creatività possono fare la differenza nel favorire fiducia e fedeltà verso il brand.